Le origini dell'Ondulato
Nel 1840 il famoso naturalista ed esploratore inglese John Gould tornò in Patria da una delle sue frequenti spedizioni attraverso il continente australiano e, com'era sua consuetudine, portò con sé numerose specie di uccelli, tra le quali figurava una coppia di piccoli pappagalli verdi, quelli che attualmente chiamiamo Pappagallini ondulati (Melopsittacus undulatus). Questa coppia era la prima in assoluto ad arrivare non solo in Inghilterra, ma in Europa. All'inizio ci si chiese se questi piccoli volatili avrebbero sopportato il clima europeo, ma ben presto si constatò che non soffrivano affatto per il cambiamento e che si erano rapidamente acclimatati.
|
I piccoli pappagalli entusiasmarono quanti li vedevano per la prima volta, e gli inglesi, come pure gli appassionati degli altri Paesi europei, ne favorirono l'importazione con maggior regolarità e frequenza.
John Gould aveva osservato che tutti i Pappagallini allo stato .libero presentavano il piumaggio di uno stesso colore predominante, cioè verde erba; tale colorazione è riconosciuta ora tra le varietà di Pappagallini ondulati domestici come la comune Verde chiaro che divenne da allora molto popolare in Inghilterra soprattutto come varietà da esposizione.
Grazie ad una sempre maggiore importazione in Europa, l'allevamento si estese ad un numero via via più grande di appassionati e come conseguenza cominciarono a comparire nuove colorazioni. Si ritiene che il primo Ondulato Giallo sia stato ottenuto in Belgio nel 1872; nel 1881 fu prodotto per la prima volta l'Azzurro cielo.
A questo punto bisogna mettere in evidenza un fatto: quantunque esistano circa un centinaio di colori o combinazioni di colori (un esempio di queste combinazioni molto attraenti è la varietà «Opalino Cannella azzurro cielo a faccia gialla »), nessuno è mai stato ottenuto dalla ricerca calcolata dell'uomo, bensí sono apparsi semplicemente per mutazioni casuali.
Spesso il primo allevatore della nuova varietà era uno sconosciuto che si era procurato un gruppetto di questi uccelli come « pets », cioè come animalucci da compagnia.
C'è da aggiungere però che se un allevatore esperto prendeva in considerazione il nuovo colore e otteneva la riproduzione su larga scala dei soggetti mutati, ne risultava ben presto una valorizzazione e un miglioramento del tipo e della forma. E se gli odierni Ondulati inglesi presentano forma e tipo superiori a quelli degli originali Pappagallini allo stato libero, il merito va a questa categoria di allevatori. Ritornando alla storia del Pappagallino ondulato, si arriva al più recente 1920.
Già prima dello scoppio della prima guerra mondiale, l'Ondulato contava numerosi ammiratori e gli allevatori che uscirono indenni dal conflitto ricominciarono ben presto a ripopolare gabbie e voliere, attirando nella loro cerchia pure molti nuovi appassionati che iniziarono l'allevamento. Verso il 1925 parecchi appassionati inglesi prevedevano per l'Ondulato un futuro di successi per cui organizzarono un convegno e dodici allevatori si occuparono di fondare il « Budgerigar Club of Britain » avente lo scopo di promuovere l'interesse verso questi uccelli e stabilire le caratteristiche dei soggetti da esposizione. Fin dai primi passi il « Budgerigar Club » si sviluppò rapidamente perché riuscí a svolgere una efficace opera di propaganda che allargò notevolmente il numero degli allevatori del Pappagallino. Negli anni seguenti il «Club» si trasformò in un'organizzazione conosciuta come « Budgerigar Society of Britain » che oggi conta migliaia di membri, molti dei quali distribuiti in tutti i Paesi del mondo.
All'intensificarsi dell'allevamento corrisponde l'apparizione di altre nuove mutazioni di colore. Verso la fine degli anni '20 i soggetti mutati venivano presentati a coppie a numerose esposizioni. Pure a coppie erano tenuti come « pets ».
Intorno al 1930 si arrivò ad una semplice scoperta che fece del Pappagallino l'uccello da compagnia per eccellenza. Tale scoperta consisteva nella constatazione che tenendo isolato un soggetto giovane, appena indipendente dai genitori e capace di alimentarsi da sé, esso non solo sarebbe risultato un delizioso « pet » ma anche, se addestrato adeguatamente, spesso avrebbe imparato a parlare. Fu, questa, un'autentica rivelazione perché fino allora si era creduto che, essendo i Pappagallini creature gregarie per natura, non sarebbero sopravvissuti qualora si fossero trovati isolati, motivo per il quale venivano sempre acquistati a coppie o in gruppi Quando si seppe che un Pappagallino poteva benissimo essere tenuto da solo e che con molta probabilità avrebbe imparato a parlare, diventò di punto in bianco l'uccello più famoso e ricercato del mondo. •
A. R.
|
|